Niscemi. Ancora un romanzo scritto da Rosè Militello: “Come prede in mezzo ai lupi”
- di Redazione Il Solidale
- 12 dic 2023
- CRONACA
(Alberto Drago) NISCEMI. Continua a scrivere opere di narrativa intrecciate di “Noir e thriller” Rosè Militello, insegnante privata che vive e lavora in città è che è fortemente appassionata di cinema e cultura di genere poliziesco.
L’autrice infatti, ha recentemente pubblicato il suo quarto romanzo intitolato “Come prede in mezzo ai lupi”.
Si tratta della completa reiscrizione del secondo romanzo di Rosè che in un primo momento aveva intitolato “Santi e banditi” e che l’anno scorso ha deciso di stravolgere completamente, dandogli il nuovo titolo “Come prede in mezzo ai lupi”.
E ciò perché la scrittrice ha trovato una nuova casa editrice a carattere internazionale.
“Come prede in mezzo ai lupi” narra di Norman Bagc, una guardia giurata della “Statham Union Bank” sita nel Lower East Side a Manhattan.
L’uomo, coniugato, padre di tre figli ha purtroppo il vizio del gioco d’azzardo e viene preso di mira da una banda di rapinatori che avendolo legato seminudo in una sedia, lo trasforma in un basista nel colpo che si consumerà proprio nell’istituto di credito che vigila.
Gli eventi precipitano con un susseguirsi continuo di fatti mozzafiato ed intrecci di altri clan malavitosi per i quali l’Fbi, riuscirà poi con un continuo rompicapo a ricostruire ed a spiegare il complicato puzzle.
Rosè Militello ha pubblicato nel 2013 il suo primo poliziesco intitolato "Jack e il codice d' onore", ed a seguire il suo secondo romanzo "Santi e Banditi" e la sua terza opera letteraria intitolata “Sicilian Bandits”.
Avendo ora pubblicato la sua quarta opera di narrativa poliziesca “Come prede in mezzo ai lupi”, l’autrice niscemese sta già lavorando alla sua quinta opera letteraria intitolata “Dovere criminale”.
I romanzi scritti dall’autrice sono disponibili sulla piattaforma Kdp di Amazon.
Rosé Militello ha tratto ispirazione per i thriller polizieschi dalla cruenta guerra di mafia che si verificò in città tra il 1980 ed il 1990.
Un decennio che lasciato all’autrice una traccia umana dolorosa.