SAI "Caltagirone Ordinari”. I beneficiari e i laboratori didattici- educativi sulle tradizioni culinarie del Carnevale italiano
- di Redazione Il Solidale
- 13 feb 2024
- SOCIALE
Caltagirone. Gli ospiti del progetto “Sai Caltagirone Ordinari”, coordinato dalla dottoressa Maria Frontini e gestito dalla cooperativa sociale “Opera Prossima”, ha organizzato dei laboratori didattici- educativi sulle tradizioni culinarie del Carnevale italiano e delle attività laboratoriali sul Carnevale in Italia e nel mondo. Il giovedì grasso, gli ospiti si sono cimentati con il supporto dell’educatrice Marisa Fontana, delle due docenti di italiano Aurora Caruso e Alessandra Borea, nella realizzazione di croccanti chiacchiere, dolce tipico carnevalesco italiano. Gli ospiti, dopo aver letto e compreso la ricetta del dolce si sono messi subito a lavoro trascorrendo insieme momenti di convivialità e di scambi culturali su altre ricette tipiche dei loro paesi d’origine. Proprio, durante la preparazione un’ospite bengalese ha proposto la realizzazione di un dolce tipico del suo paese “Il porota”, un dolce dall’impasto simile alle nostre chiacchiere italiane. I dolci preparati in mattinata sono stati poi condivisi nel pomeriggio insieme a tutti gli altri ospiti e i bambini delle famiglie. Durante i workshop, si è presentato il carnevale italiano con le sue tradizioni ed emerso un bellissimo confronto con le tradizioni del carnevale nel mondo in particolare in Africa; gli ospiti hanno mostrato le foto dei momenti carnevaleschi in alcune paesi africani come le capitali di Angola e Monzambico, dove ancora oggi la ricorrenza si dipana in un tripudio di colori nel corso di un’intera settimana durante la quale si alternano cortei di maschere ed esibizioni di capoeira.
Stesso tripudio di colori che riempiva le vie dei paesi italiani in passato e ancora oggi portando allegria e spensieratezza. Tutta l’equipe del Sai nel pomeriggio ha cercato di portare la stessa allegria e spensieratezza ballando sulle note delle canzoni italiane tipiche del Carnevale con gli ospiti e realizzando insieme a loro dei cartelloni e delle maschere italiane e africane; In particolare è stata raccontata la storia di Arlecchino, in chiave di educazione civica, simbolo del bambino povero che grazie agli avanzi di stoffa regalati dai compagni di classe riesce ad avere un vestito dai mille colori diversi.
Bellissimi momenti di unione e condivisione che hanno unito nella diversità tutte gli ospiti. (Aurora Caruso)