Con il progetto "Agrisociale" a San Cono un laboratorio per l'allestimento di un orto sociale
- di Redazione Il Solidale
- 15 mar 2024
- LAVORO
(Salvo Cona) San Cono. I beneficiari della struttura di San Michele di Ganzaria del Progetto Fami 17- Il Filo di Arianna sono attualemnte impegnati in un "laboratorio che si svolge a a San Cono, presso dei terreni che gli sono stati affidati loro nell'ambito del Progetto "Agrisociale". I beneficiari, che sono stati selezionati per partecipare al progetto di agricoltura sociale innovativa, mediante l’avvio di nuove imprenditorialità, ha l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Durante le attività di formazione agricola gli stessi beneficiari del Progetto Fami 17- Il Filo di Arianna assistono alle lezioni sulle tecniche agricole, tenute da un agronomo, mettendo in pratica quanto imparano, per poter così coltivare i terreni che gli sono stati messi a loro disposizione, utilizzando la strumentazione necessaria per coltivare gli ortaggi. Difatti, in questo periodo i giovani migranti del Fami stanno imparando le tecniche per poter realizzare un orto, partendo dalla concimazione del campo nel quale si stanno realizzando il necessario impianto di irrigazione. Il progetto prevede la piantumazione e la coltivazione di ortaggi, i quali saranno destinati al consumo personale. In seguito, i prodotti in eccedenza verranno immessi e, quindi venduti, nel circuito del GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) promosso dall’associazione “La Città felice Onlus” per il Progetto “È pronto a tavola”.
In merito a questo percorso formativo che stanno facendo i volenterosi ragazzi, la dottoressa Manuela Scebba fa sapere che "tale attività di formazione agricola si svolge presso terreni che si trovano nei territori tra il Comune di San Cono e quello di Mazzarino, dove si recano i ragazzi i quali sono stati messi in condizione di essere garantiti, attivando per loro la dovuta copertura Inail. Lo stesso progetto, inoltre, prevede attività di promozione dell’integrazione culturale, sociale, occupazionale ed abitativa di questi cittadini di Paesi stranieri. Obiettivo complessivo dell'azione - precisa la dottoressa Scebba - è ridurre la vulnerabilità ed incrementare le opportunità di inserimento lavorativo regolare dei destinatari, attraverso attività di orientamento e formazione all’imprenditorialità, per far sì che i destinatari acquisiscano piena coscienza delle opportunità e delle difficoltà connesse al settore agricolo (ed in particolare dell'agricoltura sociale e delle attività connesse all'agricoltura) e possano quindi scegliere più consapevolmente il percorso di creazione d’impresa."