"Il teatro è strumento valido per superare le barriere fisiche, etniche e culturali"
- di Redazione Il Solidale
- 22 gen 2016
- CULTURA
Catania. Uno spettacolo teatrale per dare nuova linfa all’attività dell’Istituto per Ciechi “Ardizzone Gioeni” e che permetterà ai catanesi di conoscere meglio la meravigliosa struttura dell'ente, questo l’intento del Commissario Straordinario dell’Istituto, Giampiero Panvini, che nel corso della conferenza stampa di presentazione, avvenuta stamane, ha spiegato che «grazie a una recente sentenza del 19 gennaio del Tribunale, riguardo a una eredità lasciata all’Istituto, contesa con alcuni eredi con un falso testamento redatto da parte loro avremo le prime risorse per rilanciare questa struttura. Per questo voglio omaggiare il Prefetto Vittorio Piraneo, allora Presidente dell’Istituto, che si è battuto per portare a compimento la volontà del donatore, di una copia della sentenza e di una targa, a conferma della battaglia che ha portato avanti a favore di questo prestigioso Istituto che sono lieto oggi di rappresentare. La gratitudine è la memoria del cuore ed i catanesi dovranno sempre essere grati a chi ha fatto del bene alla nostra terra».
“L'incantesimo” scritto dal drammaturgo Massimiliano Perrotta e diretto dal regista Walter Manfrè, andrà in scena domani, sabato 23 gennaio alle ore 20.30 con ingresso gratuito, nel teatro dell’Istituto “Ardizzone Gioeni”, e vedrà sul palcoscenico attori professionisti e migranti ospiti degli SPRAR del Calatino. Uno spazio scenico in cui le culture si fondono e dove le differenze vengono meno come spiega Walter Manfrè, «abbiamo lavorato non solo per fare degli spettacoli che potessero competere da un punto di vista artistico, ma soprattutto per la felicità di vedere persone del nostro ambiente, quali gli attori professionisti che hanno abbracciato la “filosofia” del Teatro Mediterraneo, insieme a questi ragazzi che arrivano da paesi più sfortunati, trasformando lo spazio scenico in una festa capace di soffocare le lacrime che avevano per il ricordo del loro passato recente; per fortuna la critica sta apprezzando questa nostra scommessa».
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Mediterraneo si riconferma quale percorso di incontro tra l'identità siciliana e le culture dei popoli del “mare nostrum” «Pensiamo che il teatro, come le altre forme d’arte, possa essere un valido strumento per superare le barriere fisiche, etniche e culturali, trasmettendo un messaggio univoco che abbatta ogni forma di differenza. A fare da sfondo a questo spettacolo che metteremo in scena, sarà la splendida cornice dell’Istituto per Ciechi “Ardizzone Gioeni”, che ringraziamo per l’ospitalità e i migliori auguri al Commissario Panvini, che in appena pochi giorni dall’inizio del suo mandato, sta dimostrando grande sensibilità di operato nel restituire una struttura così bella alla città di Catania», come sottolinea Riccardo Tangusso, Presidente del Teatro Mediterraneo.
Terzo spettacolo firmato da Perrotta e Manfrè, dopo il grande successo della commedia “I meneni” (Premio Volterra Ombra della Sera per il miglior spettacolo-evento italiano dell'anno) e del dramma “Mare nostrum” (spettacolo del quale ha parlato anche la stampa internazionale, tra cui “The Times” di Londra). «Siamo riusciti in appena tre anni a realizzare un importante progetto, ormai di respiro nazionale ed è con grande piacere che diamo il nostro contributo per il rilancio di questa meravigliosa struttura architettonica» sottolinea Massimiliano Perrotta, Direttore artistico del Teatro Mediterraneo.
“L'incantesimo” vedrà in scena 14 migranti ospiti degli SPRAR di Vizzini e Mineo, e gli attori Orazio Alba, Lisa Amato, Claudia Amendola, Giuseppe Carbone, Iano Falcone, Manuela Grasso, Alessandro Manzoni, Germano Martorana, Delfo Renna, e Santo Santonocito.
Le musiche sono di Nino Rota, scenografie e costumi di Venera Russo, luci e audio a cura di Arka Service.