Condividi:

(VIDEO) Paolo Ragusa ha accettato di candidarsi a Sindaco di Mineo alle prossime elezioni amministrative: "Sarò il Sindaco del fare, sarò il Sindaco di tutti" (il suo intervento, all'incontro pubblico di sabato 25 febbraio 2023, Ristorante Shalimar)

  • di admin
  • 27 feb 2023

(VIDEO) MINEO. “Sarò il Sindaco del fare sarò il Sindaco di tutti”. Lo ha detto Paolo Ragusa ai presenti che sabato sera hanno gremito la sala dello “Shalimar” dove gli è stato chiesto ufficialmente e con grande forza di scendere in campo e candidarsi alle prossime elezioni amministrative come futuro primo cittadino di Mineo. Diversi gli interventi e gli accorati appelli di accettare tale richiesta, mettendo in evidenza la sua maturata e riconosciuta esperienza, soprattutto nel mondo del Terzo settore, che lo hanno portato a farsi conoscere ed apprezzare a livello regionale e nazionale per la sua qualificata competenza e per aver realizzato molteplici iniziative che a tutt’oggi registrano l’attenzione e il consenso, anche nazionale, del mondo cooperativistico e del volontariato gravitanti nel Terzo settore, ma anche delle istituzioni locali, regionali e perfino nazionali, come dimostrato dal successo ottenuto per esempio con la prima piattaforma online privata in Italia di collocamento privato per lavoratori stranieri denominata Migrants.Work oppure con il primo vocabolario tascabile per lavoratori stranieri finalizzato ad agevolare l’approccio al mondo del lavoro, dal momento della ricerca alla possibile assunzione. Ma queste sono solo alcune delle iniziative che stanno caratterizzando il suo percorso a livello di impegno lavorativo. Paolo Ragusa non è certamente nuovo ad iniziative che lo hanno visto sempre impegnato, costantemente e senza interruzioni, a promuovere ed organizzare eventi per il bene della sua Mineo e della comunità menenina, a lui tanto care… così care da farsene una ragione per sognare un riscatto e un risveglio che siano forieri di una rinascita che (secondo lui e gli altri che allo Shalimar lo hanno invitato candidarsi alle prossime elezioni amministrative in qualità di futuro sindaco menenino) non può più aspettare ed essere rimandata per il bene del paese e di quella popolazione giovanile a cui bisogna dare risposte ed occasioni immediate per evitare che non si rischi il loro allontanamento, alla ricerca di un futuro migliore. Paolo Ragusa ha accettato di candidarsi alla poltrona di primo cittadino di Mineo, così come a lui chiesto di fare in questo affollato incontro dove si è colta la sua sincera passione d’animo che ha colpito quella sera i presenti, per essere stata connotata da momenti di sentita commozione. Una disponibilità, la sua, salutata da scroscianti applausi, specie quando ha peraltro di auspicare una “pace” che veda tutti gli abitanti costruire e non dividere, tutti uniti in un unico obiettivo che è quello di risollevare le sorti di quello che è il paese natìo del famoso scrittore verista Luigi Capuana. Anche la “Cultura” sarà uno degli obiettivi da sviluppare in ambito cittadino, per far sì che vengano accesi i riflettori su un territorio, quello di Mineo, ricco di storia e di cultura, da valorizzare al più presto, creando anche occasioni di promozione e (perché no) di lavoro. Insomma, per questi motivi e per altri Paolo Ragusa si è detto pronto ad essere il “sindaco del fare e il sindaco di tutti”, senza steccati e senza inutili e sterili contrapposizioni con i propri concittadini che non portano certamente a nulla, perché “oggi c’è bisogno di sana coesione” utile per costruire il bene di tutti. Paolo Ragusa, fra le altre cose, è attualmente: presidente MCL di Mineo (Circolo “Don Rosario Pepe”) e vice presidente provinciale MCL Catania; presidente regionale ALS-MCL Sicilia e vice presidente nazionale. Con un passato da giovane consigliere comunale, ha sempre dedicato particolare attenzione alle vicende amministrative di Mineo e alla vita politica cittadina dalla quale ha sempre auspicato interventi reali di sviluppo e in ogni campo, da quello produttivo a quello dell’occupazione, chiedendo a gran voce di tenere in debito conto e valorizzare i giovani ai quali offrire concrete possibilità anche lavorative, come ha comunque fatto lo stesso, coinvolgendoli pure nel mondo del volontariato. (Salvo Cona)